Il comodato non registrato non prova con certezza i costi della sede
Non basta nemmeno una dichiarazione di variazione IVA che aggiunga retroattivamente l’immobile come sede aziendale
Il contratto scritto di comodato di un immobile non è dotato di data certa, se non è stato registrato, cosicché non è idoneo a provare l’utilizzo di tale immobile, i cui costi sono quindi indeducibili, salvo che si possa provare con qualsiasi altro fatto, in modo ugualmente certo, l’anteriorità della formazione del documento. Peraltro, non è neppure sufficiente, per la deduzione dei costi, una dichiarazione di variazione IVA che aggiunga retroattivamente detto immobile come sede aziendale.
È questo l’interessante assunto desumibile dalla recente Cassazione n. 18934/2018.
Una ditta individuale era stata sottoposta a controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria, che prima con il PVC e poi con l’avviso di accertamento aveva disconosciuto i costi di gestione di ...
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