Omessa dichiarazione del nuovo amministratore con dolo eventuale
Il dolo non può essere escluso se l’amministratore, anche con la sua condotta omissiva, accetta il rischio che si integri tale delitto
Per la sussistenza dell’elemento soggettivo del reato di omessa dichiarazione ex art. 5 del DLgs. 74/2000, è necessaria, da un lato, la rappresentazione e volizione dell’omissione e del superamento della soglia di punibilità e, dall’altro, il dolo specifico di evasione in quanto il contribuente deve perseguire il “fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto”.
La Cassazione torna sul punto con la sentenza n. 39230, depositata ieri, in relazione alla responsabilità dell’amministratore subentrato prima del termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi IRES/IVA di una srl. L’imputato era divenuto dapprima socio (con l’acquisto di quote della srl il 27 settembre 2011) e poi amministratore della società (il 14 ottobre
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