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IMPRESA

Tenta di riciclare chi abusa della voluntary disclosure

Fattispecie contestata alla moglie di una condannato defunto per reati non coperti dalla procedura il cui provento risultava depositato in Svizzera

/ Maurizio MEOLI

Mercoledì, 17 ottobre 2018

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L’utilizzo “abusivo” della c.d. voluntary disclosure, per somme non dichiarate e provenienti da reati “non coperti” commessi da altri soggetti, integra tentativo di riciclaggio rispetto al quale è possibile disporre provvedimento di sequestro, anche per equivalente, finalizzato alla confisca.
È quanto si desume da un’ordinanza del 1° ottobre scorso del Tribunale di Bergamo, in funzione di Giudice del riesame.

La procedura di voluntary disclosure (o collaborazione volontaria), di cui alla L. 186/2014, prevede la non punibilità per i delitti fiscali di cui agli artt. 2, 3, 4, 5, 10-bis e 10-ter del DLgs. 74/2000 e per i reati di riciclaggio e reimpiego (artt. 648-bis e 648-ter c.p.) commessi in relazione ai reati tributari indicati (art. 5-quinquies comma 1 lett. ...

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