La liquidazione giudiziale prende il posto del fallimento
La procedura può concludersi anche in un concordato liquidatorio, se più vantaggiosa per i creditori
Il nuovo codice della crisi di impresa e dell’insolvenza (schema di Dlgs. di attuazione della L. 155/2017), rottama il vecchio “fallimento”, che prenderà il nome di “liquidazione giudiziale”.
La riforma risponde all’esigenza di garantire alla nuova procedura di liquidazione giudiziale una maggiore rapidità e snellezza, senza stravolgerne i caratteri fondamentali e la funzione di liquidazione del patrimonio dell’imprenditore insolvente e successiva ripartizione del ricavato in favore dei creditori, in ragione della graduazione del loro credito.
Sotto il profilo soggettivo, la nuova procedura di liquidazione si applica nei confronti dei soggetti che svolgono attività commerciali, restando escluse soltanto le imprese minori, ossia quelle imprese che non ...
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