La scissione non proporzionale asimmetrica non è elusiva
Per l’Agenzia si tratta di un’operazione fisiologica per consentire la divisione delle attività di gestione immobiliare tra le due società
La scissione non proporzionale asimmetrica con cui due soci dividono il patrimonio della comune società immobiliare in due distinte società beneficiarie unipersonali (ossia ciascuna partecipata da uno soltanto dei due soci) non integra un disegno abusivo ai sensi dell’art. 10-bis della L. 212/2000 e anzi “appare operazione fisiologica per consentire la divisione delle attività di gestione immobiliare tra le due società” .
La condivisibile statuizione di principio è stata formalizzata ieri dall’Agenzia delle Entrate nella risposta a interpello n. 40.
Dopo i primi segnali dati dalla ris. Agenzia delle Entrate 26 luglio 2017 n. 98 e le più recenti e convinte affermazioni contenute in un’altra risposta a interpello di pochi giorni fa, la n. 36 del 12 ottobre 2018, si ...
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