I Classic Repo producono redditi di capitale come i pronti contro termine
La ritenuta a titolo di imposta del 26% è applicata dalla banca custode del soggetto che percepisce il reddito
Con la risoluzione n. 79, pubblicata ieri, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta sulla qualificazione fiscale dei proventi derivanti dai Classic Repo (c.d. “CRP”).
Si tratta di contratti che prevedono un’operazione di riporto/pronti contro termine che comporta il trasferimento da parte del venditore a pronti (VP) a favore dell’acquirente a pronti (AP) di una certa quantità di titoli a un certo prezzo, con l’obbligo contrattuale da parte del venditore a pronti di riacquistare a termine, a un certo prezzo, una medesima quantità di titoli della stessa specie.
Attraverso questa operazione, per il venditore a pronti è possibile finanziarsi a tassi inferiori a quelli che sarebbero applicati in caso di finanziamenti non garantiti dai titoli oggetto del Classic Repo
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