Aggiornato l’elenco dei Paesi ad alto rischio riciclaggio
Sono 23 Paesi esterni all’Ue per cui si sono riscontrate carenze strategiche nel regime di lotta contro riciclaggio e finanziamento del terrorismo
La Commissione europea ha adottato ieri un nuovo elenco, sotto forma di regolamento delegato, di 23 Paesi terzi (si veda la tabella in calce all’articolo) il cui quadro giuridico di lotta contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo accusa carenze strategiche.
Si ricorda che, a norma della IV e della V Direttiva antiriciclaggio, la Commissione deve individuare i Paesi terzi ad alto rischio, effettuando una valutazione autonoma.
In particolare, l’analisi per la compilazione dell’elenco, condotta dalla Commissione in consultazione con gli Stati membri e pubblicata il 13 novembre 2018, si è focalizzata su 54 giurisdizioni considerate prioritarie. Nell’ambito della valutazione effettuata, i Paesi soddisfano almeno uno dei criteri seguenti:
- hanno un impatto sistemico sull’integrità del sistema finanziario dell’Ue;
- sono giudicati centri finanziari offshore dal Fondo monetario internazionale;
- hanno rilevanza economica e forti legami economici con l’Ue.
Per ogni Paese si è tenuto in considerazione il livello attuale di minaccia, il quadro giuridico vigente e i controlli posti in essere per prevenire i rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo nonché il relativo livello di attuazione concreta degli stessi. Ulteriori riferimenti di cui la Commissione ha tenuto conto sono rappresentati dai lavori del Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI), l’ente di normazione internazionale nel settore.
Ai 12 paesi già elencati dal GAFI sono state aggiunte altre 11 giurisdizioni per cui sono state riscontrate carenze strategiche nel regime di lotta contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo.
Si evidenzia, inoltre, che alcuni dei Paesi di cui è composto il nuovo elenco sono già presenti nell’elenco vigente, che ne comprende 16.
Obiettivo dell’elenco in esame (che è stato redatto a seguito di un’analisi approfondita basata su una nuova metodologia che applica i criteri più rigorosi previsti dalla V Direttiva antiriciclaggio, in vigore da luglio 2018) è quello di rappresentare un supporto alle banche e agli altri soggetti destinatari della normativa antiriciclaggio dell’Ue per individuare i flussi sospetti di denaro. Tali soggetti dovranno, infatti, svolgere misure rafforzate di adeguata verifica della clientela nei casi di operazioni finanziarie che coinvolgono clienti e istituti finanziari dei paesi terzi ad alto rischio che vi figurano.
Sulla base dell’elenco aggiornato, la Commissione proseguirà l’impegno con i Paesi che l’attuale regolamento delegato identifica come Paesi con carenze strategiche e proseguirà i contatti, in particolare, sui criteri da soddisfare per la rimozione dall’elenco stesso.
Per quanto riguarda, infine, l’iter di approvazione del documento, si ricorda che la Commissione ha adottato l’elenco sotto forma di regolamento delegato e che l’atto sarà ora sottoposto al Parlamento europeo e al Consiglio per l’approvazione entro un mese, termine prorogabile di un mese ulteriore.
Una volta approvato, il regolamento delegato sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione.
Elenco Paesi ad alto rischio |
Afghanistan |
Samoa Americane |
Bahamas |
Botswana |
Corea del Nord |
Etiopia |
Ghana |
Guam |
Iran |
Iraq |
Libia |
Nigeria |
Pakistan |
Panama |
Porto Rico |
Samoa |
Arabia Saudita |
Sri Lanka |
Siria |
Trinidad e Tobago |
Tunisia |
Isole Vergini americane |
Yemen |
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