L’imprenditore deve presentare la dichiarazione per l’anno ante sequestro
Il custode non può ritenersi l’unico soggetto passivo dell’obbligazione tributaria
In relazione all’anno d’imposta antecedente il provvedimento di sequestro disposto ai sensi dell’art. 321 del codice di procedura penale, il soggetto obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi e IRAP, nonché la dichiarazione IVA in forma unificata è l’imprenditore la cui azienda è stata sequestrata, e non il custode.
La Cassazione, con la sentenza n. 6111 depositata ieri, giunge a queste conclusioni, sulla base del fatto che il provvedimento di sequestro non priva l’imprenditore della soggettività passiva tributaria.
Sempre sulla base delle medesime argomentazioni, si afferma che l’avviso di accertamento scaturente dall’omissione dichiarativa non va notificato al custode, ma all’imprenditore, essendo questi dotato di legittimazione processuale.
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