Fusione con possibile nuova presentazione della dichiarazione di intento
Una tesi alternativa legittimerebbe l’avente causa a non reinviare la lettera di intento ai fornitori che l’hanno già ricevuta dal dante causa
In presenza di operazioni straordinarie o di altre trasformazioni sostanziali soggettive si verifica, ai fini IVA, una situazione di continuità tra i soggetti partecipanti all’operazione (cfr. risposta interpello Agenzia delle Entrate n. 71/2018) dalla quale può derivare, fra l’altro, il trasferimento del plafond maturato dal soggetto dante causa, in possesso dello status di esportatore abituale, al soggetto avente causa.
Seppure dal punto di vista normativo il trasferimento del plafond sia previsto solo nel caso di affitto d’azienda (art. 8 comma 4 del DPR 633/72) e di scissione (art. 16 comma 11 lett. d) della L. 537/93), la prassi amministrativa ha ammesso pacificamente che tale effetto possa verificarsi anche in caso di cessione d’azienda, conferimento d’azienda ...
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