Esigenze di maggior equilibrio per implementare gli adeguati assetti
Il tema dei costi per le imprese mette in luce lo scarso coordinamento del nuovo Codice della crisi con i principi comunitari
Destano perplessità tra studiosi e operatori della riforma della crisi di impresa le ultime proposte di modifica in tema di revisione dei limiti per la nomina dell’organo di controllo nelle società di capitali.
Il rischio paventato conseguente al sensibile innalzamento dei limiti dimensionali è quello di compromettere uno dei cardini del nuovo Codice della crisi d’impresa (CCII). Dall’altra parte è indubbio che la recente riforma abbia già introdotto, oltre all’estensione a un maggior numero di imprese dell’obbligo di nomina degli organi di controllo societari, anche ulteriori obblighi organizzativi e amministrativi in capo a tutte le società (art. 2086 c.c.) che comporteranno un aggravio di costi per un significativo numero di imprese, soprattutto per quelle di
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