Semplificate le modalità per l’utilizzo delle lettere di intento
È prevista una modifica anche al regime sanzionatorio riguardante il fornitore
Nel Ddl. di conversione del DL 34/2019 (c.d. decreto “crescita”), all’esame dell’Aula in Senato per il voto finale, si prospettano significative novità per la gestione delle dichiarazioni d’intento. A decorrere dal periodo d’imposta 2020, gli operatori dovranno fare i conti, da un lato, con alcune semplificazioni e, dall’altro, con un inasprimento del regime sanzionatorio.
Sul piano sostanziale, dal 1° gennaio 2020, per gli esportatori abituali è eliminato l’obbligo ex art. 1 comma 1 lett. c) del DL 746/83 di consegnare al proprio fornitore la dichiarazione d’intento e la ricevuta di presentazione rilasciata dall’Agenzia delle Entrate. Resta immutata, invece, la necessità di trasmettere all’Agenzia i dati della dichiarazione di
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