Disavanzo da fusione compensabile anche con le riserve di rivalutazione
Per l’Agenzia l’utilizzo del saldo attivo di rivalutazione in compensazione comporta il venir meno del beneficio della sospensione d’imposta
Quando un’operazione di fusione determina un disavanzo da annullamento che trova il proprio presupposto nell’esistenza di plusvalori latenti nel patrimonio netto della società incorporata, esso può essere iscritto nell’attivo post fusione della società incorporante, a incremento del valore contabile degli elementi dell’attivo della società incorporata cui i plusvalori si riferiscono e, per l’eventuale eccedenza, a titolo di avviamento (art. 2504-bis c.c.).
Quando però il disavanzo da annullamento non ha questa origine, bensì trova il proprio presupposto nel fatto che la società incorporata ha accumulato perdite pregresse che ne hanno diminuito il patrimonio netto senza che a ciò corrispondesse una parallela svalutazione della partecipazione nel bilancio della controllante ...
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