Per par condicio Daspo a chi produce atti del tutto infondati con sanzioni per i cittadini
Gentile Redazione,
a proposito del Daspo ai commercialisti “infedeli”, ciò che veramente preoccupa è che la proposta denota una profonda ignoranza della materia da parte del “legislatore”, che in teoria dovrebbe essere il massimo conoscitore delle sue leggi.
Il Daspo già c’è, e so per certo che viene applicato sia dalla professione stessa (per esperienza diretta quale ex membro di un consiglio di disciplina), sia dal giudice in sede penale quale pena accessoria.
La prendo quindi come provocazione di bassa qualità, degna solo di post, twitter e bla bla vari.
Ma tale essendo, ne propongo un’altra, più seria e utile per l’economia e per l’immagine del nostro beneamato Paese, che (questa sì) sarebbe nuova: per par condicio il daspo andrebbe disposto anche a tutti coloro che nella loro attività producono atti che contengono sanzioni verso i cittadini e che poi si rivelano completamente infondati.
Giampiero Guarnerio
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano
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