Rinuncia al contante con dimezzamento delle sanzioni
Il ravvedimento operoso, in costanza dei requisiti di legge, dovrebbe essere molto più conveniente
Sia nel DL 124/2019 (c.d. decreto fiscale) sia nel disegno di legge di bilancio 2020 compaiono misure che, sotto diverse forme (principalmente, sotto forma di credito d’imposta o di rimborso) premiano i contribuenti che rinunciano, in modo più o meno consistente, all’utilizzo del contante.
Il sistema, tuttavia, già prevede, da diversi anni, benefici fiscali (in caso di eventuale accertamento) per chi rinuncia al contante, benefici che, almeno così sembra, talvolta vengono dimenticati.
L’art. 2 comma 36-vicies ter del DL 138/2011 prevede che le sanzioni di cui agli artt. 1, 5 e 6 del DLgs. 471/97 siano ridotte alla metà per gli imprenditori ed esercenti arti e professioni con ricavi e compensi dichiarati non superiori a 5 milioni di euro che evitano, per tutte le transazioni
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