L’abitazione del rappresentante usata per gestire i rapporti coi clienti configura S.O.
Nel caso esaminato dalla Cassazione, sono riscontrabili una sede fissa di affari e l’esercizio di attività d’impresa
Con l’ordinanza n. 1977 del 29 gennaio 2020 la Corte di Cassazione ha ritenuto sussistente, nel territorio italiano, la stabile organizzazione di una società estera, a fronte del riscontro di una sede fissa di affari nell’abitazione italiana del legale rappresentante, all’interno della quale avveniva l’attività di gestione di pacchetti turistici.
Il caso di specie riguarda un avviso di accertamento, relativo al periodo di imposta 2005, emesso nei confronti di una società avente sede in Repubblica Ceca per omessa dichiarazione di redditi d’impresa conseguiti attraverso una stabile organizzazione in Italia.
La società estera, che stipulava presso la sede cèca contratti di compravendita di pacchetti turistici (sistemazione in albergo o in appartamenti e vendita di skipass) ...
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