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LETTERE

Le Commissioni tributarie devono avvisare se chiudono per l’emergenza

Martedì, 17 marzo 2020

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Gentile Direttore,
le scrivo per raccontare quello che è successo oggi (ieri, ndr) a Roma.
In mancanza di specifica proroga alla costituzione in giudizio presso la Commissione tributaria regionale, mi sono recato a quella di Roma per presentare un appello.

Premetto che: avevo un appuntamento, peraltro fissato dieci giorni fa (questi sono i tempi di Roma) e ieri avevo, dal sito, trovato i numeri di telefono e, debbo dire, inutilmente, cercato di contattare qualcuno per avere eventuali informazioni su eventuali disservizi.
I miei sforzi telefonici, anche contattando l’ufficio relazioni con il contribuente, non sortivano risultati, nessuno a rispondere.

Vado al mio appuntamento alle ore 9.30 non senza prima aver compilato il previsto modulo del Ministero dell’Interno per poter viaggiare a causa di “comprovate esigenze lavorative” e, dotato di mascherina, arrivo e... trovo appeso al cancello chiuso un laconico comunicato dove si avvisa che gli uffici sono chiusi per “sanificazione” nei giorni 12 e 13 marzo!

Ora dico: nulla nel sito, non una segreteria telefonica che comunichi il fatto, non una telefonata (ricordo che all’atto della richiesta dell’appuntamento viene richiesto il numero telefonico) anche nella considerazione che si accettano solo quattro/cinque appuntamenti al giorno, nulla di nulla.
Possibile che nessuno abbia pensato anche a chi, come me, dalla Provincia, si doveva sobbarcare, in questi periodo poi, un viaggio rivelatosi poi a vuoto ?
E ora dovrò “fare la fila” in quanto il prossimo appuntamento sarà possibile solo tra 10 giorni?

Da cittadino comprendo la necessità di salvaguardare la salute di tutti, ma da professionista non posso accettare questa totale mancanza di considerazione da parte di persone che, evidentemente, ci ritengono un fastidio indispensabile per avere lo stipendio.
Attendo (spero non invano) da parte del direttore della Commissione tributaria regionale di Roma un atto formale di scuse.


Alberto Meloni
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Viterbo

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