Distacco transnazionale COVID-19 con regole flessibili
Per far fronte alle restrizioni alla libera circolazione dei lavoratori si consentono termini più ampi per la validità dei certificati A1
Il datore di lavoro italiano che intende inviare in distacco transnazionale un proprio lavoratore in un Paese membro dell’Unione europea o in uno degli Stati See (Islanda, Liechtenstein e Norvegia), oppure in Svizzera, è tenuto a richiedere all’INPS la certificazione attestante l’assoggettamento previdenziale del lavoratore al Paese di origine.
Tale adempimento deriva dalla disposizione ex art. 12 del Regolamento (Ce) 29 aprile 2004 n. 883, secondo cui la persona che esercita un’attività subordinata in uno Stato membro per conto di un datore di lavoro che vi esercita abitualmente le sue attività ed è da questo distaccata, per svolgervi un lavoro per suo conto, in un altro Stato membro, rimane soggetta alla legislazione del primo Stato membro a condizione che la durata ...
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