Dalle banche «muro di burocrazia» sui finanziamenti alle imprese
Sondaggio tra i commercialisti: quasi tutte le imprese hanno provato a chiedere dei prestiti ma ottenerli è sempre più complicato
La quasi totalità delle imprese italiane ha provato a richiedere prestiti per poter fronteggiare le difficoltà prodotte dal diffondersi della pandemia e dal conseguente lockdown ma, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno dovuto fare i conti con istituti di credito che hanno alzato un “muro di burocrazia”, richiedendo adempimenti aggiuntivi e dilatando i tempi di evasione delle pratiche.
È quanto emerge da un sondaggio realizzato da Confprofessioni e UNGDEC, che hanno chiesto a 900 commercialisti (consulenti di oltre 15 mila imprese) quale fosse lo stato dell’arte sui finanziamenti con garanzia statale previsti dal decreto “Liquidità”.
Il provvedimento prevede una garanzia al 100% per i finanziamenti fino a 25 mila euro, senza alcuna valutazione del merito
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