ACCEDI
Venerdì, 25 luglio 2025 - Aggiornato alle 6.00

INIZIATIVE DI CATEGORIA

Sindacati pronti alla protesta per l’esclusione dai contributi a fondo perduto

/ REDAZIONE

Venerdì, 12 giugno 2020

x
STAMPA

I sindacati dei commercialisti sono pronti a promuovere “un’azione collettiva, coinvolgendo l’intera categoria e le rappresentanze di tutte le altre professioni ordinistiche”, nel caso in cui dovesse essere confermata l’esclusione dei professionisti iscritti alle casse di previdenza private dai contributi a fondo perduto previsti dall’art. 25 del decreto “Rilancio”.

Negli ultimi giorni, diversi esponenti di Governo e maggioranza parlamentare si sono detti pronti a sostenere un eventuale provvedimento correttivo. Tra questi, il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, che, intervenendo agli Stati generali delle professioni della scorsa settimana, ha parlato di una “maggioranza trasversale” intenzionata a “rafforzare le misure di sostegno in favore dei liberi professionisti”, sottolineando che questa è anche la “volontà politica” dell’Esecutivo.

In effetti, nel corso dell’iter di conversione in legge del decreto “Rilancio” sono già state presentate da diverse forze politiche delle proposte di emendamento tese a modificare l’art. 25, ricomprendendo anche i professionisti ordinistici tra i possibili beneficiari dei contributi a fondo perduto.

Un segnale “certamente positivo”, spiegano in una nota stampa congiunta ADC, ANC, SIC, UNAGRACO e UNICO, ma ora servono i fatti. Le associazioni ritengono che questa “grave discriminazione” sia “incostituzionale” e si aspettano che venga eliminata in tempi rapidi, a maggior ragione se si considera che sono già state diffuse dall’Agenzia delle Entrate le istruzioni operative per poter presentare le domande a partire dal prossimo 15 giugno.

In caso contrario si procederà con la protesta, chiamando in causa tutti gli iscritti agli Ordini. Circa 2.3 milioni di soggetti, di cui 1.6 che esercitano la libera professione.

TORNA SU