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Auspicabile una riforma degli ammortizzatori sociali nel decreto semplificazioni

/ REDAZIONE

Martedì, 7 luglio 2020

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Con una lettera indirizzata alla Ministra del Lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo, la Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, denuncia la difficile situazione venutasi a creare per una buona parte dei dipendenti delle imprese artigiane, i quali sono ancora in attesa di ricevere l’integrazione salariale con causale COVID-19.

In questo momento, tali lavoratori, si legge nella lettera, sono al centro di una disputa insorta tra Regioni, INPS e FSBA, portata avanti, ad esempio nella Regione Lazio, a colpi di ricorsi, ordinanze e annullamenti. In questo contesto, afferma Calderone, è necessario un intervento risolutivo, affinché si garantisca, anche a questi lavoratori, un sostegno al reddito durante il periodo di emergenza sanitaria.

Nella lettera, inoltre, si sottolinea l’importanza che avrebbe avuto l’istituzione di un ammortizzatore sociale unico, proposto dagli stessi consulenti del lavoro in Commissione Bilancio del Senato alcuni giorni dopo l’emanazione del DL 18/2020 (si veda “Ammortizzatore sociale unico per eliminare le disparità” del 26 marzo 2020). Uno strumento, questo, che avrebbe sicuramente facilitato la gestione delle pratiche di cassa integrazione con causale COVID-19 e avrebbe eliminato le disparità tra gli stessi lavoratori.

Nella parte finale della lettera, infine, tenuto conto che il Governo ha attualmente all’esame un decreto semplificazioni, all’ordine del giorno del CdM di ieri, la Presidente Calderone auspica una riforma degli ammortizzatori sociali, che possa portare a una riduzione degli adempimenti e a una maggiore celerità nei pagamenti. Sotto questo punto di vista, l’ammortizzatore sociale unico permetterebbe di avere uno strumento efficace in grado di rispondere alle esigenze sia dei professionisti e delle aziende sia di tutti i lavoratori.

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