Plusvalenze da prelievo di valute estere con effetti anche per i contratti a termine
Si tratta di una fattispecie «autonoma» che rappresenta il presupposto dell’operazione di investimento di cessione a termine di valuta
Con la risposta n. 210, pubblicata ieri, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta sulla tassazione delle plusvalenze derivanti da un contratto a termine di cessione di valuta di tipo traslativo.
Per i soggetti che non svolgono attività di impresa, le operazioni in valuta possono generare redditi diversi di natura finanziaria ricompresi nell’art. 67 comma 1 lett. c-ter) del TUIR anche in caso di prelievo da un conto corrente o da un deposito tenuto in una valuta diversa dall’euro.
Riguardo a questa fattispecie, la norma stabilisce che le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di valute estere rinvenienti da depositi e conti correnti concorrono a formare il reddito a condizione che, nel periodo di imposta in cui esse sono realizzate attraverso il prelievo dal deposito ...
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