Crac Sopaf, confermato il risarcimento da 20 milioni per la CNPR
Si conclude la vicenda giudiziaria legata al crac Sopaf, che vedeva anche la Cassa di previdenza dei Ragionieri come parte lesa. Lo scorso 10 settembre si è tenuta l’udienza presso la V sezione penale della Corte di Cassazione, che ha confermato la sentenza emessa dalla II sezione penale della Corte d’Appello di Milano, rigettando i ricorsi degli imputati e condannandoli anche al pagamento delle spese processuali sostenute dalla CNPR, che si è costituita parte civile.
Confermato, quindi, il risarcimento da 20 milioni di euro disposto con due diverse provvisionali da dieci milioni l’una nei confronti dell’ente guidato da Luigi Pagliuca: la prima a carico di Andrea Toschi, Alberto Ciaperoni e Gianluca Selvi, in solido tra di loro, rispetto alla vicenda Harrington; la seconda, di altrettanti milioni, a carico di Andrea Toschi, Alberto Ciaperoni, Gianluca Selvi e Fabrizio Carracoi, in solido tra di loro, rispetto alla vicenda Agate.
Si tratta di due filoni di una vicenda più ampia, nella quale è rimasto coinvolto anche l’ex Presidente della Cassa, Paolo Saltarelli, condannato (con rito abbreviato) a scontare una condanna di 4 anni e 8 mesi per corruzione (oltre al versamento di una provvisionale da un milione nei confronti dell’ente previdenziale).
“Siamo molto soddisfatti della decisione pronunciata dalla Cassazione – hanno commentato i legali Alessandro Diddi e Pier Gerardo Santoro – che, definitivamente pronunciandosi sulla vicenda, ha rigettato i ricorsi presentati dagli imputati Magnoni, Carracoi, Ciaperoni, Toschi e Selvi, confermando la sentenza di condanna emessa nei loro confronti dalla Corte di Appello del capoluogo lombardo, anche sotto il profilo delle statuizioni civili in favore dell’ente previdenziale”.
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