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Crac Sopaf, confermato il risarcimento da 20 milioni per la CNPR

/ REDAZIONE

Martedì, 15 settembre 2020

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Si conclude la vicenda giudiziaria legata al crac Sopaf, che vedeva anche la Cassa di previdenza dei Ragionieri come parte lesa. Lo scorso 10 settembre si è tenuta l’udienza presso la V sezione penale della Corte di Cassazione, che ha confermato la sentenza emessa dalla II sezione penale della Corte d’Appello di Milano, rigettando i ricorsi degli imputati e condannandoli anche al pagamento delle spese processuali sostenute dalla CNPR, che si è costituita parte civile.

Confermato, quindi, il risarcimento da 20 milioni di euro disposto con due diverse provvisionali da dieci milioni l’una nei confronti dell’ente guidato da Luigi Pagliuca: la prima a carico di Andrea Toschi, Alberto Ciaperoni e Gianluca Selvi, in solido tra di loro, rispetto alla vicenda Harrington; la seconda, di altrettanti milioni, a carico di Andrea Toschi, Alberto Ciaperoni, Gianluca Selvi e Fabrizio Carracoi, in solido tra di loro, rispetto alla vicenda Agate.

Si tratta di due filoni di una vicenda più ampia, nella quale è rimasto coinvolto anche l’ex Presidente della Cassa, Paolo Saltarelli, condannato (con rito abbreviato) a scontare una condanna di 4 anni e 8 mesi per corruzione (oltre al versamento di una provvisionale da un milione nei confronti dell’ente previdenziale).

“Siamo molto soddisfatti della decisione pronunciata dalla Cassazione – hanno commentato i legali Alessandro Diddi e Pier Gerardo Santoro – che, definitivamente pronunciandosi sulla vicenda, ha rigettato i ricorsi presentati dagli imputati Magnoni, Carracoi, Ciaperoni, Toschi e Selvi, confermando la sentenza di condanna emessa nei loro confronti dalla Corte di Appello del capoluogo lombardo, anche sotto il profilo delle statuizioni civili in favore dell’ente previdenziale”.

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