Non è abuso del diritto se la violazione viene dalla riqualificazione contrattuale
La pratica abusiva implica l’uso distorto dello strumento negoziale e ha lo scopo di eludere la norma tributaria per ottenere un vantaggio fiscale
La violazione di norme fiscali derivante dalla errata qualificazione giuridica di un’operazione da parte dei soggetti coinvolti integra un’ipotesi di evasione fiscale e non di elusione o di abuso del diritto. È quanto confermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 20823 depositata ieri.
La fattispecie esaminata riguardava un’operazione effettuata tra una società controllante e una società controllata, entrambe aderenti alla liquidazione IVA di gruppo ai sensi dell’art. 73 comma 3 del DPR 633/72. La controllante aveva concesso alla controllata un finanziamento gratuito, utilizzato da quest’ultima integralmente per l’acquisto di alcuni beni che in seguito erano stati noleggiati alla controllante dietro pagamento di un corrispettivo, dovuto in parte
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