Compensi del professore non residente esenti per un massimo di due anni
Il beneficio, ad avviso dell’Agenzia delle Entrate, non può ripetersi nel tempo
Le remunerazioni corrisposte a un professore non residente sono esenti in Italia, quale Paese ospitante, nel limite dell’arco temporale convenzionalmente individuato; superato tale limite, l’eventuale fuoriuscita dal Paese ospitante non ne “azzera” il computo, con la conseguenza che il professore che soggiorni nuovamente in Italia in virtù di un nuovo contratto non potrà più beneficiare dell’esenzione. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con risposta n. 472 di ieri, 14 ottobre 2020, avente a oggetto la disciplina convenzionale dei docenti, la quale deroga ai principi convenzionali del lavoro dipendente e del lavoro autonomo.
Il caso riguarda un professore “a contratto”, residente nei Paesi Bassi, che, per gli anni accademici 2016-2017 e 2017-2018, ...
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