Necessaria una valutazione globale per la particolare tenuità
Si richiede un’equilibrata considerazione di tutte le peculiarità della fattispecie concreta per verificarne l’entità del suo complessivo disvalore
Per l’affermazione della “particolare tenuità del fatto” è necessaria una valutazione complessiva della condotta da parte del giudice, che non si limiti a un criterio quantitativo, ma che prenda in considerazione tutti i presupposti previsti dall’art. 131-bis c.p.
Così la Corte di Cassazione – nella sentenza n. 2901 depositata ieri – ha richiesto un nuovo giudizio relativamente alla non punibilità concessa all’amministratore di una srl colpevole di non aver versato per due annualità consecutive, entro i termini previsti per la dichiarazione annuale del sostituto d’imposta, ritenute risultanti dalle certificazioni rilasciate ai sostituti per un importo (di poco) superiore quindi alla soglia di punibilità di 150.000 euro prevista dall’art. 10-bis del DLgs.
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