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LETTERE

L’inefficienza dell’Agenzia impedisce il diritto all’utilizzo dei crediti fiscali

Venerdì, 12 febbraio 2021

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Gentile Redazione,
vi scrivo per evidenziare che l’Agenzia delle Entrate, ente pubblico che dovrebbe agire in favore dei cittadini contribuenti e soggetto al principio costituzionale del buon andamento e dell’imparzialità della propria azione, sta impedendo ai cittadini contribuenti di esercitare il proprio diritto all’utilizzo dei crediti fiscali secondo le norme di legge.

Faccio tre esempi.
Credito IVA 2020. In questi giorni sono apparse diverse denunce per sottolineare come l’Agenzia delle Entrate abbia messo a disposizione con ritardo i moduli di controllo delle dichiarazioni IVA, impedendo il loro invio. Come tutti sappiamo la possibilità di utilizzare il credito IVA 2020 in compensazione decorre dal 10° giorno successivo alla data di presentazione della dichiarazione.

Credito capitalizzazione. L’utilizzo di tale credito è subordinato, oltre che a una lunga serie di altri requisiti, a un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate che disciplini le modalità di invio dell’istanza per accedervi. Orbene, di tale provvedimento non c’è traccia. Vero che la norma subordina l’utilizzo del credito all’approvazione del bilancio 2020 (tralasciamo ogni commento sulla indecifrabilità di tale termine dato che ci sono molte società con esercizio a cavallo), ma è altrettanto vero che in tempi di ristrettezza economica e finanziaria le società potrebbero approvare il bilancio in tempi molto più rapidi pur di poter utilizzare tale credito. Va tenuto in considerazione, infatti, che le modifiche apportate alla norma istitutrice del credito d’imposta consentono l’utilizzo del credito esclusivamente in compensazione fino al 30 novembre 2021 (calerei un velo pietoso sulla ratio di tale norma). Quando pensa il Direttore dell’Agenzia delle Entrate di emanare tale provvedimento?

Credito IRPEF/IRES/IRAP. Già dall’anno scorso i crediti fiscali emergenti dalle dichiarazioni dei redditi possono essere utilizzati, per importi superiori a 5.000 euro, solamente dopo l’invio della dichiarazione dei redditi. Anche qui, per poter inviare le dichiarazioni, si devono attendere i tempi dell’Agenzia delle Entrate per il rilascio dei tracciati tecnici e dei moduli di controllo. Che, naturalmente, non avviene a marzo/aprile ma a luglio/agosto, impedendo ai cittadini contribuenti di utilizzare le risorse finanziarie che hanno versato in più rispetto al dovuto. Tale tema, peraltro, tocca direttamente la nostra categoria già provata da difficoltà economiche e finanziarie derivanti dalla pandemia.

Per quanto tempo ancora i cittadini sudditi dovranno subire le inefficienze dell’Agenzia delle Entrate, che si trasformano in angherie e soprusi, nel momento in cui impediscono il legittimo diritto di utilizzo di crediti fiscali previsti da norme di legge?


Adriano Pietrobon
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Treviso

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