Il socio accomandante non può impugnare l’accertamento IVA
Egli non ne può essere destinatario vista la sua carenza di responsabilità
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 13565 depositata ieri, ha sancito che il socio accomandante di sas non è legittimato a impugnare l’accertamento IVA (debito della società) notificatogli. Tuttavia, viene alla fine stabilito che la carenza di legittimazione rende invalido ab origine l’avviso di accertamento impugnato, con accoglimento dell’originario ricorso del contribuente.
Coerentemente, dalla mancanza di legittimazione attiva dell’accomandante dovrebbe derivare l’inammissibilità del suo ricorso originario, invece ne è stato disposto l’accoglimento, in quanto l’accertamento non poteva essere a lui notificato.
Sotto questo aspetto, non si può che concordare: se un atto viene notificato a un soggetto sfornito di soggettività passiva, egli lo
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