Intesa in CdM sulla riforma della giustizia penale
Nella riunione di ieri, il Consiglio dei Ministri ha affrontato la riforma del processo penale e ha deciso di apportare alcune modifiche.
Come riporta il comunicato di Palazzo Chigi, rispetto al testo approvato due volte all’unanimità dal Governo, si introducono alcune novità tra cui:
- la previsione che per i primi tre anni di applicazione della riforma, la durata del processo d’Appello si estenda per un ulteriore anno e quella del processo per cassazione di ulteriori sei mesi;
- la previsione che per alcuni reati, in particolare per i reati di associazione mafiosa, scambio politico mafioso, associazione finalizzata allo spaccio, violenza sessuale e reati con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico, i giudici di Appello e di Cassazione possano con ordinanza, motivata e ricorribile in Cassazione, disporre l’ulteriore proroga del periodo processuale in presenza di alcune condizioni riguardanti la complessità del processo, il numero delle parti e delle imputazioni o per la complessità delle questioni di fatto e di diritto. Per i reati aggravati ex art. 416-bis, primo comma, la proroga può essere disposta per non oltre due anni.
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