Per l’alto mare restano criticità nelle operazioni a catena
A rischio IVA le cessioni di beni o prestazioni di servizi con fornitori indiretti
A pochi giorni dai primi chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 54/2021 sul nuovo adempimento dichiarativo previsto per attestare i requisiti di navigazione in “alto mare” che consentiranno di effettuare, a partire dal 14 agosto, acquisti e importazioni in regime di non imponibilità IVA ex art. 8-bis del DPR 633/72, permangono alcune criticità attinenti ai casi assai frequenti di operazioni “a catena”, in cui i soggetti fornitori “indiretti” fatturano con il predetto regime, non direttamente all’armatore o proprietario della nave, ma a un fornitore “diretto” di quest’ultimo; si pensi, ad esempio, alle prestazioni di servizi di cui all’art. 8-bis comma 1 lett. e) del DPR 633/72 o alle operazioni
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