Le provvigioni attive si tassano quando è concluso il contratto tra preponente e terzo
Il momento di esigibilità del compenso per la prestazione svolta dall’agente è irrilevante
Con la sentenza n. 25805, depositata ieri, 23 settembre 2021, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito al periodo di imposta in cui le provvigioni attive concorrono a formare il reddito d’impresa, confermando, in riferimento alle micro imprese, l’orientamento espresso sul punto dall’Amministrazione finanziaria.
Nel caso di specie, la contribuente aveva svolto attività di agente assicurativo fino al 1992. Nel 2002 (periodo d’imposta in cui non trovava ancora applicazione il principio di derivazione rafforzata), la contribuente aveva percepito proventi a titolo di provvigioni per effetto di un atto di transazione sottoscritto con la compagnia assicurativa.
In via preliminare, la Suprema Corte ha ricordato che le provvigioni attive spettanti all’agente si qualificano ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41