Non si può disapplicare la convenzione urbanistica che realizza la condizione
Tale atto è individuale nonostante sia astrattamente disapplicabile
La facoltà del giudice tributario di disapplicare i regolamenti amministrativi e gli atti generali che ritenga illegittimi non si estende agli atti amministrativi individuali o particolari, che non delineano i presupposti dell’imposizione; quali sono le convenzioni attuative degli accordi di programma di variante ai piani regolatori, visto il loro contenuto eminentemente negoziale.
È quanto sancisce la sentenza di Cassazione n. 10027 del 29 marzo 2022, la quale, decidendo a proposito della liquidazione di imposte proporzionali di registro e ipocatastali sulla cessione di terreni, sospensivamente condizionata alla variazione degli strumenti urbanistici in vista della loro edificabilità, ha colto l’occasione per tracciare migliori confini al potere/dovere attribuito ai giudici tributari
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