Il ravvedimento non si perfeziona se si sbaglia la sanzione applicabile
Per i giudici nel caso in cui si confonda il tardivo versamento con l’infedele dichiarazione non si possono applicare i principi della circ. n. 27/2013
Mediante la sentenza n. 10/4/22 dello scorso 7 gennaio, la Commissione tributaria regionale di Torino ha affrontato un tema molto importante, sul quale difettano sia interventi di prassi che della giurisprudenza: la “sorte” del ravvedimento operoso qualora il contribuente sbagli la sanzione applicabile.
Si ricorda che, in sede di ravvedimento operoso, è il contribuente a dover individuare in autonomia le sanzioni applicabili, onde computare la riduzione.
Uno degli errori più frequenti riguarda l’eventualità in cui in dichiarazione siano stati indicati costi indeducibili oppure non siano stati dichiarati ricavi, o, comunque, sia stata presentata una dichiarazione con un’imposta inferiore a quella dovuta.
La sanzione applicabile è quella da dichiarazione infedele, con minimo ...
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