Le prestazioni sociali non possono essere ridotte se i figli sono all’estero
La Corte di Giustizia «boccia» la normativa austriaca, con possibili ripercussioni anche per l’Italia
La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea del 16 giugno 2022, riferita alla causa C-328/20 (Commissione europea contro Austria), ha affermato il principio secondo cui le prestazioni sociali concesse a vario titolo in dipendenza dell’ampiezza del nucleo familiare (assegni familiari, detrazioni dall’imposta sul reddito, ecc.) non possono essere condizionate nella loro quantificazione dal fatto che alcuni dei familiari del beneficiario vivono in Stati con un costo della vita inferiore.
La vicenda oggetto della sentenza nasce, probabilmente in modo non casuale, in Austria, a seguito di una modifica della legislazione fiscale ed assistenziale interna potenzialmente discriminatoria per un numero elevato di lavoratori di altre nazionalità, i quali hanno lasciato in
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