All’orizzonte una nuova direttiva Ue per armonizzare i regimi concorsuali
Affrontati il recupero dei beni dalla massa fallimentare liquidata, l’efficacia dei procedimenti e la distribuzione del valore recuperato tra i creditori
La mancanza di regimi armonizzati di insolvenza è da tempo identificata come uno dei principali ostacoli alla libera circolazione dei capitali a una maggiore integrazione dei mercati in seno all’Ue. È lapalissiano, infatti, constatare che un diritto fallimentare più efficiente e armonizzato contribuisce a migliorare la certezza per gli investitori, ridurre i costi e facilitare gli investimenti transfrontalieri, rendendo il capitale di rischio più attraente e accessibile.
Tali evidenze si scontrano con i risultati fattuali: fra gli Stati membri la media della durata delle procedure varia da meno di un anno a sette anni, mentre quella dei costi passa da valori prossimi a zero al 10% del valore recuperato. Ciò finisce per incidere sul costo del capitale in quanto più il regime è inefficiente ...
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