Beni strumentali i cespiti per l’esercizio d’impresa acquistati nel matrimonio
Ricadono nella comunione «de residuo»; l’acquisto resta temporaneamente escluso dalla comunione, salvo casomai rilevare quando si scioglie il vincolo
Se un coniuge acquista, in costanza di matrimonio e in regime di comunione legale, cespiti destinati a un’impresa agricola, tali beni trovano il loro inquadramento nei beni strumentali all’impresa. Essi ricadono nella comunione “de residuo” ex art. 178 c.c. e la relativa obbligazione tributaria sorge solamente in capo al titolare degli stessi.
Lo ha affermato la Corte di Giustizia di I grado di Siracusa che, con la sentenza n. 97/2/2023 del 10 gennaio 2023, ha accolto il ricorso di un contribuente in relazione a un avviso di accertamento IMU. L’atto impositivo faceva rientrare 33 cespiti, destinati all’esercizio di un’impresa agricola, in comunione legale. Tuttavia tali beni erano stati acquistati dopo il matrimonio e, anche alla luce di tale circostanza,
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