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Sabato, 23 settembre 2023 - Aggiornato alle 6.00

NOTIZIE IN BREVE

Acquisto di rami d’azienda indebitati solo con adeguate risposte organizzative

/ REDAZIONE

Mercoledì, 25 gennaio 2023

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La Cassazione, nell’ordinanza n. 2172, depositata ieri, ha stabilito che costituisce atto di mala gestio, non giustificabile alla luce della c.d. Business Judgment Rule (BJR), l’acquisto di un ramo d’azienda gravemente indebitato e dissestato ove non sia accompagnato dalla contestuale adozione di adeguate risposte organizzative idonee a consentirne il rilancio.

In materia di responsabilità degli amministratori di società di capitali, infatti, l’insindacabilità del merito delle scelte di gestione (BJR) trova il proprio limite nella ragionevolezza delle stesse da compiersi ex ante, secondo i parametri della diligenza del mandatario, tenendo conto della mancata adozione delle cautele, delle verifiche e delle informazioni preventive normalmente richieste per una scelta di quel tipo e della attenzione mostrata nell’apprezzare preventivamente i margini di rischio connessi all’operazione da intraprendere (cfr. Cass. n. 15470/2017).

In questa prospettiva, tenuto conto che l’acquisizione di rami aziendali in difficoltà non è, di per sé, irragionevole se avviene a prezzi vantaggiosi e in presenza di un piano di rilancio, è corretto individuare una condotta illecita degli amministratori – e il nesso di causalità tra condotta e danno – nella acquisizione di un ramo di azienda che presenti un rilevante passivo senza adottare, fin da subito, adeguate risposte organizzative per contrastare l’insolvenza, ma occultando tale situazione con meri accorgimenti di bilancio e, così, determinando un accrescimento abnorme del danno.

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