Possibile regolarizzare gli ISEE difformi relativi alle domande di assegno unico
L’INPS, con il messaggio n. 2856 di ieri, ha fornito chiarimenti in relazione alle domande di assegno unico e universale presentate sulla base di attestazioni ISEE recanti omissioni/difformità relativamente ai dati del patrimonio mobiliare e/o ai dati reddituali dichiarati (c.d. ISEE difformi), rilevando i nuovi criteri della relativa gestione.
Viene chiarito che l’utente può regolarizzare la situazione presentando una nuova dichiarazione sostitutiva unica (DSU) oppure, se è stato il CAF intermediario a sbagliare, richiedendo allo stesso la rettifica della DSU con effetto retroattivo; infine può presentare alla Struttura INPS territorialmente competente idonea documentazione per dimostrare la completezza e la veridicità dell’ISEE.
Nel messaggio è indicata la documentazione giustificativa presentabile sia con riguardo al patrimonio mobiliare, sia con riguardo al reddito omesso/difforme.
L’INPS, quanto alla gestione delle domande, evidenzia che dalla competenza di settembre 2023 la presenza di omissioni/difformità nell’attestazione ISEE comporterà l’attribuzione degli importi minimi di cui all’art. 4 commi da 1 a 8 del DLgs. 230/2021.
Gli utenti saranno avvisati con un’apposita comunicazione in cui verrà segnalata la presenza dell’omissione e/o difformità dell’ISEE da regolarizzare.
Tra i chiarimenti forniti si segnala quello per cui, quando il cittadino esibisca opportuna documentazione che attesti la regolarità dell’ISEE, validata dalla Struttura INPS territorialmente competente, oppure presenti un ISEE di rettifica del precedente, verranno corrisposte le integrazioni eventualmente spettanti per le precedenti mensilità erogate al minimo.
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