Piccola industria del Legno e Arredamento con una tantum in novembre e nuovi minimi in dicembre
Con Accordo siglato lo scorso 15 novembre la rappresentanza datoriale Unital-Confapi e le organizzazioni sindacali dei lavoratori Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno definito il rinnovo della disciplina applicabile ai dipendenti delle piccole e medie industrie operanti nel settore del legno, del sughero, del mobile e dell’arredamento e in ambito boschivo-forestale, scaduta il 28 febbraio 2023.
Le novità introdotte dall’Accordo riguardano esclusivamente la sfera economica, in primis con la previsione di incrementi retributivi dal 1° dicembre 2023 per complessivi 95 euro sul parametro 100. Per effetto di tale incremento, i minimi retributivi dal 1° dicembre 2023 assumono i seguenti nuovi valori: liv. AD3, 2.907,29 euro; liv. AD2, 2.739,09 euro; liv. AD1, 2.574,20 euro; liv. AC4, 2.409,33 euro; liv. AC3, 2.243,54 euro; liv. AC2, 2.243,54 euro; liv. AC1, 2.100,66 euro; liv. AS3, 2.243,58 euro; liv. AS2, 2.078,67 euro; liv. AS1, 2.008,49 euro; liv. AE3, 1.926,06 euro; liv. AE2, 1.840,57 euro liv. AE1, 1.629,20 euro.
A copertura del periodo di carenza contrattuale compreso tra il 1° marzo 2023 e il 30 novembre 2023, le Parti hanno inoltre previsto l’erogazione di un’indennità una tantum pari a complessivi 900 euro da ripartire come segue: 450 euro con la retribuzione di novembre 2023 e i rimanenti 450 euro ad aprile 2024. Tali importi devono essere riproporzionati per i dipendenti a tempo parziale (in relazione alla minor durata dell’orario di lavoro) e per i lavoratori assunti dal 1° marzo al 30 novembre 2023 (gli importi saranno ridotti pro quota sulla base dei mesi effettivamente lavorati e retribuiti).
Si segnala infine che le Parti si reincontreranno entro il prossimo mese di marzo per la definizione degli incrementi dei minimi contrattuali collegati all’andamento dell’indice IPCA la cui decorrenza è prevista appunto per marzo 2024.
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