Motivazione per relationem più rigorosa dopo i decreti delegati
L’annullabilità dell’atto deve essere eccepita nel ricorso
Con le modifiche apportate dal decreto delegato di riforma (DLgs. 219/2023) allo Statuto del contribuente e in vigore dal prossimo 18 gennaio, l’art. 7 della L. 212/2000, in tema di motivazione degli atti, viene riformulato, con correttivi non trascurabili per i contribuenti.
La legge di delega fiscale (L. 111/2023), all’art. 4 comma 1 lett. g), ha previsto la necessità di “rafforzare l’obbligo di motivazione degli atti impositivi, anche mediante l’indicazione delle prove su cui si fonda la pretesa”.
Detto criterio è stato interamente recepito nello Statuto del contribuente.
Tutti gli atti dell’Amministrazione finanziaria, autonomamente impugnabili dinanzi agli organi della giurisdizione tributaria (ivi incluso il diniego all’autotutela, si veda ...
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