Confisca diretta di denaro affluito sul conto della società anche dopo il reato tributario
Le somme di denaro costituiscono comunque profitto del reato, risolvendosi in un vantaggio dato dal risparmio di spesa
La confisca ex art. 12-bis del DLgs. 74/2000 delle somme di denaro affluite sul conto corrente della persona giuridica, anche successivamente alla commissione del reato tributario da parte del suo legale rappresentante, ha natura di confisca “diretta”, in quanto le stesse costituiscono comunque profitto del reato, risolvendosi in un vantaggio dato dal risparmio di spesa conseguente all’omesso versamento delle imposte. Questo il principio di diritto, prevalente nella giurisprudenza di legittimità, che si rinviene nella sentenza n. 6576 depositata ieri dalla Cassazione.
La decisione ha riguardato il ricorso avverso il provvedimento di conferma di un decreto di sequestro preventivo a fini di confisca, avente a oggetto somme di denaro rinvenute su un conto corrente intestato alla ...