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Ancora un rinvio per il pacchetto di riforme sull’IVA nell’era digitale

/ REDAZIONE

Mercoledì, 15 maggio 2024

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Nella riunione Ecofin di ieri, 14 maggio 2024, non è stato raggiunto l’accordo sul pacchetto di riforme finalizzato ad adattare le norme IVA all’era digitale (c.d. “ViDA” - VAT in the digital age). Occorrerà dunque attendere ancora per l’approvazione delle misure previste.

Il pacchetto di riforme è stato presentato dalla Commissione Ue l’8 dicembre 2022 e si compone di tre misure legislative volte ad adeguare il sistema IVA agli attuali sviluppi dell’economia digitale.
In particolare, la riforma poggia su tre “pilastri”:
- l’introduzione di un sistema di reportistica digitale delle operazioni intraunionali, fondato sulla fatturazione elettronica, che consenta controlli più tempestivi ed efficaci alle amministrazioni tributarie;
- la gestione delle sfide poste in ambito IVA dalla c.d. “platform economy” con l’estensione della regola del “fornitore presunto” anche ai servizi di alloggio a breve termine e ai servizi di trasporto forniti tramite le piattaforme;
- l’introduzione di un sistema di registrazione unica volto a evitare che gli operatori siano obbligati a dotarsi di molteplici posizioni IVA nell’Ue.

Il testo della proposta di direttiva discusso ieri dall’Ecofin è quello risultante dalle modifiche apportate nel corso dell’iter legislativo e, rispetto a quello presentato nel 2022, prevede fra l’altro uno slittamento dei termini per l’introduzione delle nuove misure.
Tuttavia nella riunione di ieri non è stata raggiunta l’unanimità sulla proposta in quanto uno degli Stati membri ha mantenuto la riserva. È stata comunque ribadita l’intenzione di giungere a un accordo in tempi brevi.

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