Anche la maggiorazione da CPB beneficia della proroga del termine di versamento
Con un comunicato stampa pubblicato nella giornata di ieri, Assosoftware conferma, a seguito di interlocuzioni con l’Amministrazione finanziaria, che la proroga del termine di versamento del secondo acconto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi, contenuta nel Ddl. di conversione del DL 155/2024, riguarda anche la maggiorazione degli acconti d’imposta al cui pagamento sono tenuti gli aderenti al concordato preventivo biennale (ex artt. 20 comma 2 lett. a) e 31 comma 2 lett. a) del DLgs. 13/2024).
La proroga è applicabile alle sole persone fisiche titolari di partita IVA che, nel 2023, dichiarano ricavi o compensi non superiori a 170.000 euro, indicati nel modello REDDITI PF 2024 (per i titolari di reddito agrario, che siano anche titolari di reddito d’impresa, il limite di ricavi e compensi deve intendersi riferito al volume d’affari); tali soggetti possono differire al 16 gennaio 2025 il versamento della seconda rata di acconto.
Assosoftware conferma, inoltre, che al pari dello scorso anno sono interessati dalla proroga in commento anche i versamenti relativi alle imposte sostitutive e alla cedolare secca; rimangono esclusi i contributi INPS (si veda “Forfetari compresi nella proroga degli acconti di novembre” del 29 novembre).