Intermediazioni su prestazioni mediche con esenzione IVA a rischio
L’Agenzia delle Entrate esige il possesso del requisito soggettivo in capo al soggetto interposto
Nell’ambito del settore sanitario, può accadere che le prestazioni di servizi a carattere medico siano rese dai professionisti iscritti nell’apposito Albo per il tramite di un soggetto interposto che riceve dette prestazioni e le addebita, a sua volta, all’utente finale.
Si pensi al caso, frequente nell’ambito della radiologia, dell’ematologia o della cardiologia, di una società che si occupa di raccogliere i dati clinici dei pazienti per trasmetterli ai medici competenti cui è demandata la diagnosi e l’elaborazione del referto. La società intermediaria commissiona le prestazioni al professionista abilitato e, dopo aver ricevuto il servizio, lo “ribalta” al paziente (consumatore finale), aggiungendo un’ulteriore somma per la propria intermediazione.
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