Le esclusive e la lotta all’abusivismo sono urgenze per la categoria
Caro Direttore,
l’articolo di Savino Gallo del 16 dicembre 2025 (si veda “La lotta all’abusivismo professionale rimane una priorità”) segnala un grave disagio dei giovani, e non solo, che svolgono l’attività di Commercialista, e che si colloca nella generica “distrazione” del legislatore e della società verso questi professionisti.
Pur non essendo “giovane” aggiungo la mia voce a quella dei colleghi, specialmente ora che si avvicinano velocemente le elezioni per gli organismi di categoria.
A differenza delle altre professioni riconosciute, generalmente ben salde nella loro compattezza, solo nel nostro ambito vi sono formali strutture che hanno una patente legale per fare concorrenza (CAF), altri che millantano una veste para-ordinistica (Tributaristi) che in base a una distorta lettura della legge n. 4 del 2013 affermano la possibilità di esercitare una professione simil-commercialistica perché quelli iscritti all’albo non hanno esclusive; nessuno si rivolgerebbe a un “architetto abusivo” per presentare un progetto edilizio, ma un bilancio o una dichiarazione fiscale non si negano a nessuno!
Poi veniamo a sapere che alcuni CAF della Sicilia hanno frodato il Fisco e i clienti per milioni di euro, non versando quanto consegnato loro; che la Cassazione se debitamente interpellata afferma l’esclusiva di fatto del Commercialista nella gestione di contabilità e dichiarazioni fiscali, ma tutto questo rimane nell’ombra, mentre giustamente come rilevano i colleghi più giovani le attività di lotta all’abusivismo realizzano risultati scoraggianti; forse sarebbe opportuno che venisse data conoscenza delle varie pronunce delle sezioni disciplinari degli Ordini per evidenziare gli effettivi ostacoli alla concorrenza scorretta.
Le eccellenze di una professione che si è fatta largo solo grazie alla preparazione e all’abnegazione dei suoi esponenti rimangono velate nel complesso panorama delle norme che si inseguono, e spesso l’urgenza dell’adempimento distrae dal coltivare gli spazi che potrebbero essere di eccellenza.
Data la mia specifica specializzazione noto con sconcerto, per esempio, l’indifferenza generale che vi è nei confronti del contenzioso tributario, un campo nel quale potremmo eccellere ma che viene considerato marginale, e dove oltretutto non vi sono abusivi!
Non possiamo che sperare che i nuovi vertici, sia locali che nazionali, avvertano queste urgenze che rendono incerto e preoccupante il futuro professionale.
Alberto Arrigoni
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano
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