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L’attivismo di un sindaco rivela la colpa degli altri

/ REDAZIONE

Giovedì, 18 aprile 2024

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La Cassazione, nell’ordinanza n. 10346, depositata ieri, ha precisato che l’inerzia di un sindaco può risultare evidentemente colpevole in presenza delle diverse sollecitazioni che un altro sindaco abbia, nel corso del tempo, inoltrato agli organi di vertice, ponendo in evidenza temi di portata generale e tali da denotare una serie di disfunzioni e disarmonie attinenti, tra l’altro, alla:
- corretta gestione del flusso informativo tra organi esecutivi e sindaci;
- mappatura dei rischi;
- gestione dei rapporti con i fornitori.

Ne consegue una responsabilità – nella specie ex art. 149 comma 1 lett. b) e c) del DLgs. 58/98 – quale conseguenza del fatto di non avere vigilato circa la necessità che la società si munisse di un assetto organizzativo e procedurale adeguato.

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