Equo compenso compatibile con il diritto dell’Ue
L’applicazione della L. 49/2023 nelle gare pubbliche non restringe la concorrenza
A quasi un anno dall’entrata in vigore (il 20 maggio 2023) della L. 49/2023, che ha introdotto l’equo compenso per i professionisti, sono stati manifestati dubbi circa la compatibilità della nuova disciplina con principi cardine del diritto dell’Unione europea, quali il diritto alla libertà di stabilimento e quello di libera concorrenza.
Di recente è intervenuta sul tema anche l’ANAC, che, nella nota inviata lo scorso 19 aprile alla Cabina di regia (istituita ex art. 221 del DLgs. 36/2023), al Ministro dell’Economia e al Ministro delle Infrastrutture, ha sostenuto l’inapplicabilità della disciplina sull’equo compenso alle gare pubbliche aventi a oggetto l’affidamento di servizi di architettura e di ingegneria, adducendo a sostegno di questa tesi,
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