Per l’IVA al 10% sugli integratori alimentari non basta l’etichettatura
Rimane necessario il parere tecnico di classificazione fornito dall’Agenzia delle Dogane
L’Agenzia delle Entrate, con la consulenza giuridica n. 2/2024, ha esaminato quali sono le caratteristiche che consentono agli integratori alimentari di beneficiare dell’aliquota IVA del 10%.
Il documento è di particolare interesse perché rappresenta il primo intervento di prassi successivo alle modifiche che l’art. 4-ter del DL 145/2023 (conv. L. 191/2023) ha apportato alla norma che fissa la predetta aliquota ridotta per gli integratori, vale a dire il n. 80) della Tabella A, parte III, allegata al DPR 633/72.
Quest’ultima disposizione, nella sua formulazione attuale, include tra i beni soggetti ad aliquota ridotta le preparazioni alimentari non nominate né comprese altrove, esclusi gli sciroppi a eccezione degli integratori alimentari di cui al DLgs. 169/2004, in quanto
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