Continuità nella gestione dei contributi della Cassa, senza dimenticare la neutralità
Gentile Direttore,
come consueto, in prossimità di una competizione elettorale di Categoria si anima il dibattito, con interventi di variegata matrice.
L’occasione ora è fornita dalla imminente elezione del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale della Cassa di previdenza dei dottori commercialisti.
In particolare spicca l’intervista al Collega Stefano Distilli, attuale Presidente della nostra Cassa, pubblicato alcuni giorni orsono su Eutekne.info. Al di là del titolo dell’articolo (“Distilli: «Lascio una Cassa solida e proiettata al futuro»”), che so bene essere attribuibile alla redazione del giornale, che però farebbe intendere che questa sia così diventata (solo) con l’ultima gestione, ha attirato la mia attenzione l’auspicio del Collega Distilli in ordine al futuro del nostro Ente e in particolare della sua governance.
Di fatto, per il futuro egli auspica la “continuità”, sulla quale non si può che essere d’accordo ove questa sia da intendersi quale continuità nella corretta, efficace e trasparente gestione dei contributi versati dagli iscritti; a suffragio di detto principio di “continuità”, però, saltando a piè pari la neutralità che dovrebbe caratterizzare l’azione di un Presidente uscente, egli si spinge oltre affermando tout court (quasi “pre-decidendo”) che nel prossimo mandato di consiglieri uscenti “ce ne saranno tre”, con espresso auspicio di vederne eletto un quarto (in realtà in questo caso rappresentato da un collega che nel mandato ora spirante ha ricoperto l’incarico di sindaco effettivo).
Come può evincersi, è singolare che il Presidente in carica si spinga fino al punto di dettare un endorsement in favore di candidati facenti parte di una c.d. lista di emanazione presidenziale, pur in presenza di ulteriori e autorevoli candidati al Consiglio di amministrazione (ben venti), che si aggiungono a quelli facenti parte della lista “benedetta” dal Presidente stesso (altri nove).
A questo proposito è appena il caso di sottolineare che alcuni dei candidati “alternativi” alla predetta lista, tutti portatori di specifiche e consolidate competenze e conoscenze del mondo della previdenza, hanno reso noto il loro intendimento in ordine alla gestione del nostro Ente di previdenza, con linee programmatiche divulgate ad ampio spettro.
Lasciando quindi che sia l’assemblea a riempire di contenuti quella che rimane una delle sue più alte attribuzioni, quella elettiva, tanto mi permetto rappresentare, sia quale iscritto alla nostra Cassa, che quale portatore di una esperienza maturata all’interno della stessa, vieppiù in momenti epocali per la nostra Previdenza e per la nostra Professione.
La ringrazio per lo spazio che vorrà riservare a queste mie personali riflessioni, confidando che vengano portate a conoscenza dei Colleghi tutti.
Antonio Pastore
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Taranto