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IMPRESA

La beneficiaria risponde dei debiti della scissa anche se non definiti alla data dell’operazione

La Corte di Giustizia Ue conferma l’interpretazione fornita dalla Cassazione

/ Monica VALINOTTI

Mercoledì, 31 luglio 2024

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La Corte di Giustizia Ue, nella sentenza resa nella causa C-713/22, si è pronunciata sulla domanda di interpretazione pregiudiziale sottopostale dalla Corte di Cassazione italiana e relativa alla corretta interpretazione dell’art. 3 paragrafo 3 lett. b) della VI direttiva del Consiglio (direttiva 82/891/Cee) relativa alle scissioni delle società per azioni, oggi abrogata dalla direttiva 2017/1132/Ue (che, comunque, all’art. 137 comma 3 contiene una analoga disposizione), ma applicabile al caso di specie ratione temporis.

La disposizione in questione prevede, in particolare, che, se un elemento del patrimonio passivo non è attribuito nel progetto di scissione e l’interpretazione di quest’ultimo non permette di deciderne la ripartizione, ciascuna delle società beneficiarie ...

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