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IVA all’importazione ante riforma soggetta alle disposizioni per i diritti di confine

Il DLgs. 141/2024 sul punto conferma l’intenzione del legislatore di chiarire le norme previgenti

/ Stefano COMELLINI

Giovedì, 28 novembre 2024

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Con la sentenza n. 43140 depositata ieri, la Cassazione ha aderito all’orientamento, non univoco nella giurisprudenza di legittimità, per il quale l’IVA all’importazione, pur essendo estranea all’obbligazione doganale, rientra tra i tributi da corrispondersi in occasione delle operazioni doganali e pertanto, in virtù del rinvio contenuto nell’art. 70 del DPR n. 633/1972, è soggetta alle disposizioni relative ai diritti di confine.

È bene anticipare che la controversa questione circa la natura dell’IVA all’importazione, (nonché quella, qui parificata, del contributo “stazione sperimentale carta”), e in particolare la loro riconducibilità nei diritti di confine o nei tributi interni, è stata superata dall’entrata in vigore del DLgs. n.

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